Vai al contenuto

Dietro le quinte del Project Management: Il Viaggio di Walter Romano tra Sfide e Successi

Il Project Management: per qualcuno è una passione, per altri una sfida, per tutti una competenza ormai irrinunciabile! Nel recente Business Talk organizzato da Executy, intitolato “Un viaggio nel Project Management”, abbiamo avuto il piacere di seguire Walter Romano, ingegnere e project manager con oltre vent’anni di esperienza, in un’avventura tra principi, aneddoti e strategie vincenti. Con entusiasmo e un pizzico di ironia, Romano ha svelato i segreti del mestiere e ha raccontato cosa significhi davvero guidare progetti complessi, giorno dopo giorno. Un incontro che ha saputo ispirare e coinvolgere, offrendo spunti preziosi per chi vive – o aspira a vivere – nel mondo affascinante del Project Management!

Tabella dei Contenuti

La nascita di una passione

Walter Romano si è avvicinato al Project Management per caso, agli inizi della sua carriera. Quello che inizialmente sembrava un semplice lavoro di organizzazione si è rivelato un mondo complesso e affascinante, dove il metodo e la precisione si fondono con l’arte di gestire risorse e relazioni. Romano descrive il Project Management come “l’arte di gestire attività e risorse per raggiungere uno scopo”, un concetto che si applica a qualsiasi settore o tipo di progetto. In qualsiasi business, spiega, la gestione efficace dei progetti può fare la differenza tra un successo e un fallimento.

Il Project Management

Il Project Management è l’arte di gestire le attività e le risorse necessarie a realizzare lo scopo del progetto. Uno dei concetti centrali del Project Management è il “triplo vincolo”, ossia l’equilibrio tra scopo, tempi, costi e qualità. Realizzare un progetto con successo significa raggiungere gli obiettivi previsti nei tempi stabiliti, rispettando il budget e senza compromettere la qualità del risultato finale. Secondo Romano, questa è la sfida principale per ogni project manager: mantenere alta la qualità del lavoro e garantire la soddisfazione del cliente, nonostante i vincoli stringenti.

Il ciclo di vita del progetto: ieri e oggi

Un tema centrale del Project Management è il ciclo di vita del progetto, che rappresenta le fasi attraverso cui un progetto passa dall’inizio alla conclusione. Questo concetto ha subito importanti cambiamenti nel corso degli anni. Tradizionalmente, i progetti seguivano un approccio lineare, suddiviso in fasi ben definite: avvio, pianificazione, esecuzione, monitoraggio e chiusura. Questo modello sequenziale (spesso chiamato “a cascata” o “waterfall”) era molto diffuso, ma oggi viene spesso sostituito o integrato con approcci più agili e flessibili.

Secondo Romano, la necessità di adattarsi alle circostanze mutevoli del mercato ha reso indispensabile l’adozione di approcci più agili, come i framework Scrum o Kanban, che permettono di lavorare in cicli iterativi e incrementali. Questo consente ai team di apportare modifiche e miglioramenti durante tutto il ciclo di vita del progetto, rispondendo rapidamente ai cambiamenti e alle esigenze del cliente. Il Project Manager moderno deve quindi possedere un set di strumenti ampio e flessibile per gestire diversi tipi di progetti, a seconda della complessità e degli stakeholder coinvolti.

Il ruolo centrale degli stakeholder

Gli stakeholder sono tutti quegli attori, interni o esterni, che hanno un interesse diretto o indiretto nel progetto. La loro gestione è cruciale per il successo di un’iniziativa. Nel suo intervento, Romano ha evidenziato come la capacità di gestire e coinvolgere efficacemente tutti gli stakeholder sia una delle abilità più importanti per un project manager.

Lavorare con gli stakeholder richiede competenze comunicative avanzate e una grande sensibilità verso le loro esigenze. “Non basta saper interagire con il proprio team,” ha sottolineato Romano, “bisogna saper dialogare con tutti gli stakeholder, rassicurandoli e garantendo che il progetto vada nella giusta direzione.” Questo significa essere in grado di parlare il linguaggio tecnico con gli ingegneri, quello finanziario con il responsabile amministrativo e quello operativo con chi lavora direttamente sul campo. La capacità di adattare il proprio stile comunicativo a seconda dell’interlocutore è fondamentale per evitare incomprensioni e mantenere il progetto sulla buona strada.

Gestire gli stakeholder significa anche prevenire e mitigare i rischi legati alle loro aspettative. Romano ha sottolineato che non è raro che le aziende pensino di aver chiuso un progetto, quando in realtà vi sono ancora delle attività aperte o rischi non risolti, soprattutto dal punto di vista del cliente. “Assicuratevi che la chiusura del progetto sia una vera chiusura,” ha avvertito, raccomandando di prestare attenzione a tutti gli aspetti, anche quelli meno evidenti.

Un progetto è sempre unico

Un aspetto fondamentale che distingue il Project Management da altre discipline è la natura unica di ogni progetto. Anche quando sembra che un progetto sia simile a un altro, ci sono sempre variabili che rendono il contesto differente. Le esigenze del cliente, i fornitori, il momento in cui il lavoro viene svolto e altri fattori possono modificare radicalmente le dinamiche del progetto. “Ogni progetto è unico” e questo rende il lavoro del project manager tanto stimolante quanto impegnativo. La capacità di adattarsi rapidamente al cambiamento è cruciale.

L’importanza della pianificazione

Un altro pilastro del Project Management è la pianificazione. Citando il generale e politico Eisenhower, Romano spiega come “i piani possano risultare inutili, ma pianificare sia indispensabile“. L’atto di pianificare, infatti, consente di scomporre il lavoro in fasi e attività dettagliate, permettendo al project manager di conoscere il progetto “come le proprie tasche”. Anche quando il piano iniziale diventa obsoleto, la conoscenza acquisita durante la pianificazione permette di intervenire rapidamente e adattare il progetto alle nuove circostanze.

Essenzialità e perfezione

Un concetto caro a Romano è quello di essenzialità: “Chi fa progetti sa di aver raggiunto la perfezione non quando non ha più nulla da aggiungere, ma quando non ha più nulla da togliere”, dice citando Antoine de Saint-Exupéry. Questa filosofia si applica sia alla pianificazione che all’esecuzione di un progetto. Togliere il superfluo permette di concentrarsi su ciò che è davvero importante per il successo del progetto.

Le competenze tecniche e relazionali nel Project Management

Durante il suo intervento, Walter Romano ha condiviso una riflessione che racchiude uno dei principi cardine del Project Management: l’importanza di saper ascoltare ciò che non viene detto. Citando Peter Drucker, Romano ha spiegato come, nella sua esperienza, le competenze tecniche siano fondamentali e rappresentino la base su cui si costruisce una carriera di successo. Tuttavia, ciò che fa veramente la differenza sono le competenze relazionali.

Romano sottolinea come la capacità di lavorare efficacemente con il team e tutti gli stakeholder sia cruciale. Gestire le dinamiche interne di un team e garantire che tutti gli attori coinvolti, dal cliente ai fornitori, si sentano ascoltati e coinvolti è essenziale per evitare il fallimento del progetto. “Non basta essere bravi tecnicamente,” afferma Romano, “bisogna anche saper gestire la comunicazione, altrimenti, il progetto fallirà.”

In anni di esperienza, Romano ha visto project manager tecnicamente brillanti fallire proprio a causa di una scarsa gestione delle relazioni. Al contrario, ha osservato professionisti non impeccabili dal punto di vista tecnico, ma dotati di eccezionali doti comunicative, condurre il team al successo anche nelle situazioni più difficili. “Senza una buona gestione delle relazioni,” spiega Romano, “prima o poi il progetto si schianta.”

Un altro aspetto su cui Romano pone l’accento è la chiusura dei progetti. Troppo spesso, si tende a procrastinare la conclusione, accumulando attività e costi, senza arrivare mai al punto finale. “Un progetto che non va bene va chiuso,” afferma, “non accumulare costi inutili solo perché ormai si è investito tanto.” È altrettanto importante, secondo Romano, assicurarsi che la chiusura sia effettiva anche da un punto di vista contabile, evitando che restino in sospeso attività che potrebbero creare problemi in futuro.

Il futuro del Project Management

Nonostante l’innovazione tecnologica e l’avvento dell’intelligenza artificiale, Romano sottolinea come il Project Management rimarrà una professione centrale anche in futuro. Secondo un rapporto del Project Management Institute, entro il 2027 ci sarà una crescita del 33% nei ruoli legati a questa disciplina. Tuttavia, il panorama lavorativo è in continua evoluzione. I clienti oggi chiedono tempi di consegna più rapidi, costi ridotti e la stessa qualità di sempre. Questo ha portato a una compressione delle fasi del ciclo di vita del progetto, con un aumento dei rischi connessi.

La cassetta degli attrezzi del Project Manager

Romano utilizza un’analogia efficace per descrivere il Project Management: una cassetta degli attrezzi, dove ogni strumento ha una funzione specifica. “Di problemi ne troverete tanti,” dice, “ma servono strumenti diversi per risolverli.” Il successo nel Project Management dipende dalla capacità di selezionare gli strumenti giusti per il contesto in cui si lavora. Utilizzare strumenti complessi quando non necessari può complicare inutilmente il lavoro, mentre in progetti di grande portata, è indispensabile fare affidamento su tool avanzati.

Il project manager, quindi, deve saper bilanciare hard skills, come la conoscenza dei sistemi informativi e delle tecniche organizzative, con soft skills, o meglio, come Romano preferisce chiamarle, Power Skills. Queste ultime, che comprendono le competenze relazionali e comportamentali, sono fondamentali per gestire le dinamiche interpersonali e far sì che il progetto proceda senza intoppi.

Il Project Management non è solo una professione

Il Project Management non è solo una professione, ma una vera e propria arte che richiede metodo, organizzazione, e una forte capacità di adattamento. Come evidenziato da Walter Romano durante il webinar, i project manager sono chiamati a gestire risorse, tempo e costi in un contesto in continua evoluzione. Pianificare in modo accurato, gestire i rischi, e mantenere un rapporto costante e trasparente con gli stakeholder sono solo alcune delle competenze necessarie per guidare un progetto verso il successo.

Il futuro del Project Management è luminoso, ma ricco di sfide. Solo chi saprà combinare competenze tecniche e capacità relazionali potrà navigare con successo in un mondo del lavoro sempre più competitivo e in rapido cambiamento.

Scopri il nostro Master in Project Management Professional

MASTER

TECNICHE DI PROJECT MANAGEMENT

Vai al Master

Hai Perso il Business Talk?
RIVIVI L'ESPERIENZA LIVE

Non hai avuto l’occasione di partecipare al Webinar Live? Nessun problema!
Compila il form qui sotto e per avere la registrazione dell’evento. 

PRIVACY POLICY
Con l’invio del modulo dichiaro di aver preso visione Privacy policy e acconsento al trattamento dei dati per l’erogazione del servizio richiesto.