Parole d’ordine per il 2022: Innovazione, crescita, sviluppo.
Quale miglior sistema per raggiungere questi obiettivi, se non, tra le varie azioni possibili, quello di promuovere e rafforzare l’imprenditoria femminile grazie al Fondo Impresa femminile!
I nuovi incentivi per l’imprenditoria femminile
Già nel 2020, dopo che le analisi di settore avevano evidenziato un rallentamento nella crescita dell’imprenditoria femminile, era stato istituito un fondo apposito per promuovere e sostenere la partecipazione delle donne al mondo d’impresa: Il Fondo impresa femminile.
Per il triennio 2021-2023 questo fondo aveva a disposizione 40 milioni di euro. I risultati ottenuti per l’incremento di nuove imprese femminili erano già tangibili a fine 2021 con un trend di crescita del 24% contro il 22% del 2020.
Con il PNRR sono stati stanziati ulteriori fondi di cui 160 milioni esclusivi per il Fondo impresa femminile.
Cosa si intende per impresa femminile
Premesso che per impresa femminile per il Mise (Ministero dello sviluppo economico) si fa riferimento sinteticamente a: imprese a prevalente partecipazione femminile e lavoratrici autonome di qualsiasi dimensione, con sede legale e/o operativa ubicata su tutto il territorio nazionale.
Più nel dettaglio è possibile approfondire la definizione facendo riferimento al Ministero per le pari opportunità in cui vengono così definite le imprese femminili.
Micro, piccole e medie imprese (PMI), iscritte al Registro delle imprese, che rientrino nella definizione di impresa femminile di cui all’articolo 2, comma 1, lettera a), della legge 25 febbraio 1992, n. 215 (pdf), ossia:
- società cooperative e società di persone costituite in misura non inferiore al 60% da donne;
- società di capitali le cui quote di partecipazione spettino in misura non inferiore ai due terzi a donne e i cui organi di amministrazione siano costituiti per almeno i due terzi da donne;
- imprese individuali gestite da donne;
- le professioniste iscritte agli ordini professionali, nonché a quelle aderenti alle associazioni professionali iscritte nell’elenco tenuto dal Ministero dello sviluppo economico ai sensi della legge n. 4/2013.
Chi può accedere alle agevolazioni del Fondo Impresa Femminile
Possono accedere alle agevolazioni mediante il Fondo le imprese costituende o già costituite come di seguito:
- le imprese femminili costituite da meno di dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione. Le lavoratrici autonome in possesso della partita IVA aperta da meno di dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione. Possono presentare domanda, inoltre, le persone fisiche che intendono costituire una nuova impresa femminile.
- le imprese femminili costituite da almeno dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione. Le lavoratrici autonome in possesso della partita IVA aperta da almeno dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione.
Il Fondo impresa femminile sostiene, inoltre, azioni per la diffusione della cultura e la formazione imprenditoriale femminile. Attraverso iniziative:
- per la promozione del valore dell’imprenditoria femminile nelle scuole e nelle università, per la diffusione di cultura imprenditoriale tra le donne,
- di orientamento e formazione verso percorsi di studio nelle discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche,
- di sensibilizzazione verso professioni tipiche dell’economia digitale
- azioni di comunicazione per diffondere la cultura femminile d’impresa e promuovere i programmi finanziati dal Fondo stesso.
In sostanza il Fondo privilegia la creazione, il sostegno e lo sviluppo di nuove imprese femminili. Ma anche la disseminazione di una cultura a 360 gradi sull’importanza e realizzabilità della stessa azione per il tessuto sociale.
Cosa si deve presentare per accedere agli incentivi del Fondo Impresa Femminile
Le imprese femminili, per ottenere le agevolazioni, devono presentare programmi di investimento per la costituzione e l’avvio o il consolidamento dell’impresa in settori specifici:
- produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato e della trasformazione dei prodotti agricoli;
- fornitura di servizi, in qualsiasi settore;
- commercio e turismo.
I programmi di investimento devono realizzarsi entro ventiquattro mesi dalla data di concessione delle agevolazioni. Devono inoltre rispettare i tetti massimi di spesa ammissibile che non superino i 250.000 euro al netto d’IVA per i programmi di investimento per la costituzione e l’avvio di una nuova impresa e che non superino i 400.000 euro al netto d’IVA per i programmi volti allo sviluppo e al consolidamento.
Inoltre occorre rispettare i parametri previsti da quanto disposto ai sensi e nei limiti dell’articolo 22 (“Aiuti alle imprese in fase di avviamento”) del Regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione (Regolamento GBER). Ovvero per le imprese che non soddisfino le condizioni dei cui al predetto articolo 22 del Regolamento GBER, ai sensi del Regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione (Regolamento «de minimis») e assumono la forma del contributo a fondo perduto e del finanziamento agevolato, anche in combinazione tra loro. Il finanziamento, della durata massima di 8 anni, è a tasso zero e non è assistito da forme di garanzia.
Accedere ai contributi a fondo perduto
In sintesi: per gli incentivi per la nascita e lo sviluppo delle imprese femminili, le agevolazioni assumono la sola forma del contributo a fondo perduto per un importo massimo pari a:
- 80% delle spese ammissibili e comunque fino a euro 50.000,00, per i programmi di investimento che prevedono spese ammissibili non superiori a euro 100.000,00;
- 50% delle spese ammissibili, per i programmi di investimento che prevedono spese ammissibili superiori a euro 100.000,00 e fino a euro 250.000,00;
Nota importante, sono state previste agevolazioni anche per imprese costituite da non più di 36 mesi che possono richiedere un’agevolazione con copertura dell’’80% delle spese ammissibili, in egual misura in forma di contributo a fondo perduto e in forma di finanziamento agevolato.
Visti i parametri da rispettare, che possono spaventare e disincentivare chi non è in grado autonomamente di presentare la richiesta di finanziamento, è stato previsto un contributo ulteriore fino all’importo massimo di 5.000,00 euro per i servizi di assistenza tecnico-gestionale, per impresa, fruibile in parte attraverso servizi erogati dal Soggetto gestore, in parte in forma di voucher per l’acquisto di servizi specialistici presso terzi.
Le domande di agevolazione devono essere compilate esclusivamente per via elettronica, utilizzando la procedura informatica a disposizione in un’apposita sezione del sito internet del Soggetto gestore, www.invitalia.it
Per approfondimenti suggeriamo la consultazione della pagina di riferimento del Ministero per lo sviluppo economico:
https://www.mise.gov.it/index.php/it/incentivi/impresa/fondo-a-sostegno-impresa-femminile
Per supporto nell’adesione a queste agevolazioni il Team Executy è a vostra disposizione.